mercoledì 27 giugno 2018

Cappello, borsa e poncho...ma solo reversibili!

Non solo al mare: anche in città, se si fanno lunghe passeggiate sotto il sole - che proprio clemente non è, in questo periodo - bisogna riparare la testa. Soprattutto quella dei più piccoli. Ma non basta. Anche il collo si scotta facilmente e allora, almeno durante i mesi più arroventati, ho pensato di mettere da parte i modelli tipo baseball, quelli con semplice visiera frontale, e cercare copricapi a falde ampie, che riescano a unire protezione, praticità e divertimento. Cerca e cerca, li ho scovati! Sono quelli disegnati dal marchio americano FlapJackKids, nato dall'idea di una mamma, Jackie, di proteggere la testolina del suo bambino coniugando qualità ed estetica. Il tessuto di questi copricapi è

cotone al 100% (c'è anche una linea invernale in morbidissimo pile) che assicura una schermatura dai raggi solari del 99,9% (50+). E non finisce qui. L'aspetto fun ed originalissimo di questi cappelli è il design reversibile: ogni lato è di un colore diverso e presenta un personaggio o un animale differente. Io ho scelto una balenottera dal lato blu e un'aragosta in quello color crema. In due parole: un prodotto 2 in 1, di qualità elevata, lavabile in lavatrice e dal prezzo corretto. Per abbinarlo degnamente, ho aggiunto un poncho-accappatoio con gli stessi animali sui due lati. Anch'esso dunque double face, con cappuccio, sofficissimo. In spiaggia o in piscina, diventerà un must della nostra estate. Ma come dare autonomia al piccoletto che tanto piccolo non è più? Con una borsa - sempre firmata FlapJackKids - in tela di cotone e con una grande tasca interna in cui potrà riporre le sue macchinine, il suo asciugamano, il suo libro preferito. Al mare, al parco, dalla nonna, dagli amichetti, potrà portare le sue cose in questa bag leggera e resistente che gli insegnerà ad essere indipendente... Un polipetto blu e una balenottera a righe: divertente e allegra! Guardate qui, vi piace?

mercoledì 20 giugno 2018

Una tenda geodetica, al parco o al mare

Comoda da trasportare
Devo confessare che me l'aspettavo decisamente più piccola. Il che è uno dei tanti lati positivi di questa splendida tenda. Lui, l'ometto della mamma (come a volte si definisce), l'aveva sbirciata on line, sul sito di Little Life e se ne era invaghito: "Bellaaaa!". Che fare? Ci ho pensato su, poi la prospettiva dei fine settimana all'aria aperta, parchi ville o altro, ha fatto pendere vertiginosamente il piatto della bilancia verso il via libera: "Sì, prendiamola!". Ed eccola la "Family Beach Shelter", nella sua borsetta con manici e tracolla! Slim e comoda da trasportare, direte. E' vero, infatti: talmente poco ingombrante e compatta prima del montaggio che, una volta pronta -ripeto- la immaginavo decisamente meno capiente. Invece, sistemata in men che non si dica, nonostante...ehm...grazie anche alla collaborazione del suddetto baby boy, con tre aste in fibra di vetro pieghevoli...ecco qui il risultato:
Quattro mosse e la tenda di LittleLife è pronta
La destinazione d'uso originaria era ed è la spiaggia, ma aspettare ancora qualche settimana per sperimentarla era impensabile. E chi lo tiene?, mi sono detta. Una villa storica verde e lussureggiante è stato lo scenario dei preparativi, semplicissimi devo confessare, e poi del test della tenda. E' una struttura a tre poli geodetica in cui stanno anche quattro persone, noi che siamo tutti e tre altini bastiamo. Oltre alla protezione dal sole offerta dal tessuto (+50), una cerniera consente di chiudere l'abitacolo e offrire riparo da raggi, vento e sguardi. Ai lati, ci sono delle tasche che si possono riempire di sabbia o altro per aumentare la stabilità e resistere anche con vento forte. Il design è di impatto, la qualità ottima e i materiali resistenti. Dire che è promossa..è poco! Il piccolo - si fa per dire - non voleva più abbandonarla!
Mare o monti, poco importa
Non voglio andarmene dalla mia tenda!

mercoledì 6 giugno 2018

Starchild, le scarpine da folletto...trendy e "morbidose"


Prima di decretare che mi piacciono tanto e da ogni punto di vista, ho voluto testarle in maniera strong. Autunno, inverno, primavera e inizio estate ai piedi del teppistello, che un minuto fermo non sta. Sale, scende, corre, striscia in ginocchio per metri e metri di pavimento trainando camion e macchinine varie. Ebbene, dopo un training tanto pesante, hanno resistito alla grande e - benchè vissute - sono perfette come il primo giorno. Il piccolo che le calza ci si trova benissimo, a me mettono allegria, al posto delle tristarelle pantofoline tradizionali...Di cosa parlo? Semplice: delle Starchildle famose scarpine di pelle, morbidissime e immediatamente riconoscibili, colorate e divertenti. Sono realizzate in Inghilterra, artigianalmente, in una fabbrica di scarpe. Sono al 100% di cuoio soft e di alta qualità, la suola è scamosciata, l'ideale per camminare sui pavimenti in legno o in cotto. La caviglia è elasticizzata e il piede traspira perfettamente. 

Devo dire che - come tutti i bambini - anche il mio starebbe tranquillamente senza scarpe, in casa...le Starchild sono la cosa migliore...dopo i piedi scalzi! Consigliate dai pediatri, visto che permettono al piede di crescere naturalmente, le trovo comode, confortevoli, molto resistenti e...deliziose! Non ci sono additivi chimici e i colori sono naturali. Sul sito ci sono modelli di tantissime fantasie e in tutte le misure, non solo per i più piccoli. Tra i clienti vip di questo marchio: Madonna, i Beckham, Prince, Gwen Stefani, Christina Aguilera, Liam Gallagher, Amanda Holde. Spedizioni in tutto il mondo, qualità al top e unicità di ogni paio...il tutto a prezzi più che onesti. Noi abbiamo scelto quelle con le stelle, un classico. Talmente belle che...a sorpresa... ce le ha rubate anche l'orsetto! E tu quale paio sceglierai?

domenica 3 giugno 2018

La Casina delle Civette e la caccia misteriosa


Risultati immagini per casina civette
Prima domenica del mese. Musei ad accesso libero...c'è veramente l'imbarazzo della scelta, a Roma. Con un bambino al seguito, però, non volevo impelagarmi nei Musei vaticani o in qualche struttura dalla visita lunga e complicata. Cosa potrebbe funzionare?, mi sono chiesta. Ci sono, una meraviglia nascosta della capitale, un gioiello trascurato e che invece meriterebbe di più. Mi riferisco alla Casina delle civette, inserita nel complesso dei Musei di Villa Torlonia. E non mi sbagliavo: al piccolo di casa è piaciuta molto! Perchè sembra una casetta (in verità neanche tanto piccola) uscita dalle favole dei fratelli Grimm e perchè la si può visitare e "leggere" in tanti diversi modi!  Così, già prima di entrare, ho inventato una specie di caccia misteriosa...alle innumerevoli particolarità disseminate qua e là nella struttura. Un animale scolpito, una scritta misteriosa...Una civetta, un pipistrello. E ora entriamo! Che spettacolo. Vetrate a piombo magnifiche ovunque che, con la luce del pomeriggio, vengono illuminate magicamente! La stanza delle rondini poi è magnifica... Quella che fu la residenza del principe Giovanni Torlonia, ricorda il Parco Güell, a Barcellona, sia per la decorazione in maiolica dei tetti, che per alcuni dettagli architettonici oltre che per gli interni simili al villino in cui abitava lo stesso Gaudì. Porticati, loggette, archi e tantissimi particolari che rendono la visita imperdibile. La caccia misteriosa ha entusiasmato e divertito, missione compiuta!
Risultati immagini per casina civette

Risultati immagini per casina civette