martedì 28 febbraio 2017

Super Wings e Jungle Shuffle: new entry for kids!

Inchiodati in casa - con l'aggravante del periodo carnevalesco e di due belle maschere super accessoriate e chiuse nell'armadio! - per una perniciosa influenza, con febbre-tosse-e-quant'altro, ho pensato che per intrattenerlo fossero necessari alcuni cartoni dei suoi preferiti. L'alternativa sarebbe stata una litania inutile quanto molesta al baby, del tipo: "non correre, non ti arrampicare, ma che cosa stai facendo?, hai la febbre!, siediti qui e stai calmo...".

sabato 25 febbraio 2017

Acqua, luce e plastica: piccole storie per educare all'ambiente

I bambini - anche in tenerissima età - sono in generale ricettivi nei confronti di riti e rituali. Nonostante la tendenza a infrangere le regole, sono portati ad acquisire abitudini sane ed ecologiche che conserveranno poi nella vita adulta. Come insegnare piccoli comportamenti quotidiani attenti all’ambiente e alle risorse? Semplice: offrendo motivazioni chiare alle regole e colorandole con racconti e storielle. Un paio di esempi? Lavare i denti è un'attività quotidiana che si compie più volte al giorno. "Chiudiamo il rubinetto perché se sprechiamo l'acqua i pesciolini nel mare rimangono senza...", gli dico!

Dormire dolce dormire, al calduccio nello Sleepi

Sono quelle verità che si realizzano all’improvviso. Una delle tante sere invernali, dopo il rito dei cartoni e la scelta del pigiama, mentre si infila sotto il piumino, ti accorgi che…il lettino è diventato corto. Ha giusto un paio di centimetri sopra la testa e i piedini sbucano tra le sbarre, appena si agita un pò!
Il giaciglio in questione è lo Sleepi della Stokke, una chicca a cui non rinuncerei mai. A parte i parametri di sicurezza dei materiali, la struttura realizzata in solido legno di faggio, la ventilazione assicurata dalle sbarre e dalla base perforata (che si può piazzare a diverse altezze) su cui poggia il materasso, più banalmente io l’ho scelto per una ragione: è bello e originale. E anche per un’altra: non ha angoli, la struttura è compatta e le ruote (removibili) consentono di spostarlo senza problemi. Le sue rotondità sono fluide, ricordano – soprattutto nella versione culla – l’utero materno o anche un nido confortevole.

venerdì 24 febbraio 2017

L'alce e le regole

E' sempre la stessa storia. Al parco o in ludoteca. Ebbro di libertà, quando appare un coetaneo all’orizzonte, Edo si avvicina e, all'improvviso, strappa di mano la macchinina o la palla che l’altro bambino teneva in bella vista…Il finale? Imbarazzata – dopo un tira e molla a dir poco seccante - la sottoscritta restituisce l’oggetto accaparrato. Non può continuare così, gli ho ringhiato stamattina. Non sei solo al mondo, ci sono gli altri, tanti tanti tanti come te. Hanno i tuoi stessi diritti, i giochi si condividono, non sono solo tuoi. Ti racconto una storia, gli dico, per convincerlo.

giovedì 16 febbraio 2017

I "nativi digitali", una passione tecno

Smartphone e telecomandi sono stati da sempre la sua passione. Sin dai primi mesi di vita. Al punto che – a ridosso dell’anno di vita – un bel giorno ha raggiunto il cellulare del papà e con le due manine, una di qua l’altra di là, ha iniziato a sfogliare le pagine, passando dalle foto ai video musicali. Che poi abbia consumato nel giro di qualche minuto non so quante decine di euro con vari tentativi di connessione a Internet è un'altra storia...Fatto sta che da allora questo amore non è mai tramontato. Anzi, è cresciuto e si è esteso...

venerdì 10 febbraio 2017

Orologi, mucche e pesci Quando leggere è baby

Un pesciolino rosso fugge dal suo acquario e si ritrova a nuotare fra nuove avventure e luoghi sconosciuti. Finisce dentro un bicchiere, nella vasca da bagno, nel fiume e poi in fondo al mare, dove scopre mostri indaffarati e una grassa balena. E’ la “trama” di “Segui il pesciolino”, di Olivier Latyk, Lapis edizioni: bisogna infilare il dito nel foro creato sul libro e seguire le vicissitudini del pescetto, fino all’inaspettata conclusione. 


Tra le tante proposte colorate di lettura per i più piccoli c’è quella che narra la giornata di un orsetto. In “Che ora è?” di Fulvia Degl’Innocenti e Francesca
Carabelli, Lapis Edizioni, un orologio scandisce tutti gli appuntamenti, dalla colazione all’asilo, dalla pappa al bagnetto, fino alla nanna, così da collegare ogni momento a "che ora è".

mercoledì 8 febbraio 2017

Torta dei 7 vasetti rivisitata alle mele!


La torta dei 7 vasetti è un must. Che ognuno declina a proprio piacimento, aggiungendo o togliendo quello che preferisce, ma lasciando intatto il "cuore" degli ingredienti. Te la sciorina in palestra la vicina di tapis roulant, e tu annuisci per non toglierle il piacere di raccontartela. Te la riporta la rivista femminile che dispensa consigli gastronomici e trucchi di cucina fast.
In generale, io decido di prepararla quando il pomeriggio si annuncia freddo, quando penso al tepore che si sprigionerà in cucina e al non disprezzabile effetto collaterale del profumino d'altri tempi, un pò alla Nonna Papera.

martedì 7 febbraio 2017

Stickers, come cambiare volto alla cameretta


Non se ne può più. Diciamolo, le belle pareti bianche saranno pure una scelta di stile, ma alla lunga stancano. Tanto più se il piccolo di casa le scambia per tele intonse dove dare libero sfogo alla fantasia di colori e pennarelli. Come rimediare, allora? Basta con il total white, surfiamo on line e andiamo a cercare gli stickers murali! Quante idee di adesivi! Ce ne sono di tantissimi tipi, grandezze, forme, colori. C'è l'imbarazzo della scelta.

Partiamo dagli orsetti di Prènatal e dalle apine simpatiche tra i fiori colorati. ”Maaaammaaa!”, esulta Edoardo, presissimo dal nuovo gioco. Passiamo a un'altra parete e a un altro scenario: Alice nel paese delle meraviglie, con il delizioso cappellaio matto e con il sornione Stregatto (www.Adesivimurali.com).

"Adesiviamo" propone, tra le tante scelte originali, un bel cuore con parole tipo Love o Life o Hot, lo piazziamo a colmare di sentimenti il bianco di una parete orizzontale. Poi passiamo a un grande muro verticale e, con un pò di pazienza, ci attacchiamo un albero di oltre un metro e settanta di altezza. E' marrone e lucido, ha tante sfere colorate personalizzabili (www.Vilyn.com). Noi le abbiamo scelte color giallo zabaione.  Il pomeriggio passa in serenità, indaffaratissimo il piccolo, soddisfatta del risultato io. E' stata una buona idea, ti pare?

domenica 5 febbraio 2017

Quattro anni in apnea...e ora?


Sono trascorsi quattro anni e più, dall'inizio della mia "rivoluzione permanente". Quattro anni passati in un soffio e al tempo stesso lunghissimi. Hanno cambiato tutto, questi quasi 1.500 giorni (e notti). All'inizio pensavo che un figlio sarebbe stato un impegno più pratico che psicologico...Da affrontare con il mio granitico pragmatismo, en souplesse, insomma. Niente di più illusorio.

C'è un "prima di lui" e un "dopo di lui". Un lavoro a tempo pienissimo, nella redazione di un'agenzia di stampa nazionale, con turni dilatati fino alle prime ore del mattino, prima. Dopo: la gioia di un bambino vispo più di un grillo, ma niente più lavoro onnivoro, per colpa (o grazie?) all'inflessibilità di un'azienda (e ahimè, di colleghi maschi) che non potevano capire l'assurdità di rientrare a casa alle due del mattino e rimettersi in piedi prima delle 7. Ho girato pagina. Una realtà e dei ritmi nuovi, affrontati con la maturità e senza rimpianto per quello che mi lasciavo alle spalle, lavorativamente parlando.
Ora che le acque sono più calme, ora che cammino in equilibrio meno incerto, so bene che non ci sono più solo "io" ma mi accorgo che quell'altra vita - dolce e tirannica al tempo stesso - può contemplare anche un mio nuovo inizio. Posso tornare a scrivere. Come mi va, di quello che preferisco. Mettendo a frutto quasi vent'anni di mestiere, di amore per i fatti e le parole. 

Questo vorrei fare, con il blog. Raccontare la vita, le cose, scrivere di un libro o di uno spettacolo, riferire di una questione sanitaria piuttosto che riflettere su un fatto o descrivere un nuovo gioco o un pezzo di design. Con curiosità per quello che ci gira attorno. Non solo da mamma, ma da consumatrice e da cittadina. Con leggerezza pesante...