mercoledì 31 maggio 2017

Patatine, musica e regali (alle maestre)

Violin, Child, Girl, Music, Instrument
  
Che vi devo dire? Sarò burbera, anticonformista, rompiscatole. Ma certi riti proprio non li digerisco. Ci sono montagne di questioni da risolvere, sistemi scricchiolanti come le porte che funzionano male, una scuola - seppure dell'infanzia - che avrebbe bisogno di tali e tante migliorie strutturali e noi perdiamo tempo in eventi di dubbio gusto e di sicura apparenza... Domani si consumerà la fine dell'anno scolastico - che poi ufficialmente si chiude a fine giugno -, nel senso che come ogni inizio di giugno i bambini si "esibiranno" in una sorta di saggio di musica. Attenzione: musica fatta da bambini di cinque anni e anche meno, con triangoli di metallo, bastoncini cozzanti, canzoncine con rime baciate e storpiate. Poi dopo questo spettacolino, in verità languente e triste (ma almeno i piccoli saranno felici e gratificati, si spera), ci sarà la merenda che - come sempre - ha scatenato una vis polemica degna di una campagna elettorale di alto livello. Eh già: se io porto la crostata, perchè quella solo succhi di frutta? 

giovedì 25 maggio 2017

Libri luminosi...con le torce magiche!

Lo sapevate che esistono libri...luminosi? Io no. Non lo sapevo. Fino a che sono incappata in una bella sorpresa, editorialmente parlando. Si tratta di SASSI Junior che - con diverse nuove uscite a Maggio - propone - tra le altre cose - singolari e irresistibili libri-torcia.
Cosa sono, direte voi? Si tratta di volumi le cui pagine hanno uno scenario oscurato che viene rischiarato al passaggio
di una torcia, una spatolina sottile che scorre tra le pagine e getta un fascio di luce su personaggi e oggetti fino a quel momento invisibili. Edo si è subito appassionato al gioco-lettura e si è impegnato a cercare il ghepardo piuttosto che lo scarabeo, facendo a gara - a turno - con mamma e papà. 
Un mondo da scoprire naviga tra le curiosità sui luoghi più sorprendenti del Pianeta, dal Grand Canyon alle stupefacenti creature della foresta pluviale, dall’interno di un vulcano alle meraviglie dei fondali oceanici, fino alle forme di vita nella Mammoth Caves, in America. 

venerdì 19 maggio 2017

Martha e la galleria degli enigmi


«Se chiedi la verità a un adulto, di solito ottieni una storia. A volte due. Quale delle due versioni è vera? Forse entrambe, magari nessuna. Ma stavolta sono io a raccontare la storia, anzi, la verità». E' l'assunto di "La galleria degli enigmi" di Laura Marx Fitzgerald (Fabbri). Siamo a New York, nel 1928, la protagonista è Martha, una dodicenne dall'immaginazione fervida, oltre che dalla battuta sagace e dall'incapacità di soggiacere a regole e conformismi. Talmente intraprendente che, dalla scuola rigidamente cattolica che frequenta verrà espulsa, dopo l'ennesima provocazione, e finirà a fare la lavapiatti nella casa del miliardario per cui lavora sua madre. L'abitazione di Mr. Sewell appare alla ragazzina come un castello delle fiabe, con la moglie di Mr. Sewell, Rose, da anni reclusa in soffitta.

martedì 16 maggio 2017

La propedeutica al rugby a due anni


Quarterback, American Football, Sport
Sarò impopolare, anacronistica, demodée e quant'altro ma - scusate lo sfogo - non capisco questa ansia dei nostri tempi di incasellare i bambini - anche i più piccoli, spesso neanche treenni - in catene di attività sportive, propedeutiche, musicali, festaiole e quant'altro.

venerdì 12 maggio 2017

Cosa fanno le mamme quando i bambini...


Vivono la loro giornata a scuola, tra colle, colori, forbici, lavoretti, merende ritmate dal "bisogna lavare le mani", ora "tutti a sedere", più tardi in giardino, infine in sala mensa e poi a nanna. Un mondo rassicurante e operoso. Per i piccoli. E per le mamme? Lasciato il pargolo a scuola, dopo un inizio giornata inevitabilmente frettoloso quando non concitato (il top del caos si raggiunge quando piove e a dirotto e, almeno il mio, di pargolo, si intestardisce a volere l'ombrello di Spider Man piuttosto che quello di Pj Mask!), la mamma d'un tratto si dissolve. Già. ma dove andrà? E a fare cosa? 

martedì 9 maggio 2017

La casa delle farfalle a Roma

C'è una casa delle farfalle a Roma. In un parco che alterna distese silenziose a vegetazione rigogliosa, a via Appia Pignatelli, esiste una serra tropicale dove crescono e vengono allevate una quarantina di specie di farfalle. Un'oasi di verde prestata anche a visite didattiche per le scuole elementari e medie di città e dintorni. Le farfalle esposte sono tutte tropicali e, come ai Tropici, è stato ricreato un ambiente che prevede l'80% di umidità e una temperatura di 28 gradi. Sono animali grandi e spettacolari, appariscenti, in molti casi, e per i quali è richiesta una sorta di "etichetta" comportamentale: non si parla ad alta voce, bisogna stare attenti a dove mettere i piedi per non calpestarne qualcuna, non si possono fotografare con il flash, è vietato toccarle, semmai saranno loro a librarsi delicatamente su di noi. La leggenda narra che se una farfalla ci si poggia addosso e si esprime un desiderio, quel desiderio si avvererà…
Ai  visitatori più piccoli viene proposta una passeggiata tra le fronde della serra attraverso la quale si arriva a uno stagno artificiale dove vivono minuscoli pesci. Accanto si trova la “nursery”, una teca dove le crisalidi crescono. In un altro banco ci sono vari contenitori che ripropongono ambienti naturali: in una vive l’insetto stecco

venerdì 5 maggio 2017

Un trascurabile dettaglio

Raccontare la diversità, anche minima, con grazia e leggerezza. La leggerezza di un filo giallo, inizialmente piccolo piccolo, poi però sempre più lungo e aggrovigliato, tanto da intralciare i passi, il respiro, i rapporti con gli altri. "Un trascurabile dettaglio" di Anne-Gaëlle Balpe (Terre di mezzo) racconta lo stigma, quello che soffoca la vita. “A tutti i bambini che lottano ogni giorno per superare le loro difficoltà e a tutti gli adulti che li aiutano”, queste le parole dell'autrice. Grandi o piccoli, ognuno di noi ha dei difetti o delle imperfezioni che non ci fanno stare bene: il trucco è accettarli, affrontarli e non farsi sopraffare, suggerisce il libro. Il "difetto" è raccontato con un segno grafico, appunto: uno scarabocchio - uscito dalla matita dell'illustratrice Csil - che pian piano diventa invadente e si trasforma in una rete che tutto immobilizza. “Ho cominciato a pensare di essere come lui” dice il protagonista che non ha un nome.