Lo sapevate? Io no, lo ignoravo. Nei primi mille giorni di vita si crea la storia della salute futura di ogni organismo. Mille giorni che iniziano sin dal concepimento. E che sono fortemente influenzati dalle scelte alimentari, anche della mamma! Lo ha rivelato una tavola rotonda,"Alimentazione nei primi 1000 giorni di vita", che si è svolta al congresso della Società italiana di pediatria, a Napoli. "C'è stato un periodo in cui l'alimentazione è stata considerata meno importante di altre branche della medicina - ha spiegato il presidente della Sip, Alberto Villani -. Ci si è resi conto che si può incidere in maniera importante su quello che sarà poi lo sviluppo dell'individuo per tutta la vita, in base a quello che accade proprio nei primi mille giorni".
Quali sono i micronutrienti fondamentali, per un corpo in via di formazione e poi di crescita come è quello di un bambino? Ferro e vitamina D. Il primo è essenziale per la crescita del cervello, che a due anni ha un peso pari all'80% di quello adulto e a 3 pari al 99%. La seconda è invece rilevante per evitare malattie autoimmuni e anche psichiatriche.
"Abbiamo tutti un livello molto basso di vitamina D, i bambini in special modo. La correzione che viene fatta riguarda il primo anno di vita, poi tende a smorzarsi nella percezione del pediatra e della famiglia" ha dichiarato il professor Andrea Vania, del Dipartimento di pediatria e neuropsichiatria infantile dell'Università La Sapienza di Roma. La conseguenza? Questi bambini sono in situazione non di vera carenza, il che provocherebbe addirittura rachitismo, ma di insufficienza. Il che è sufficiente per creare danni sulla crescita e sullo sviluppo. Insomma, il cibo è la prima vera medicina e non va sottovalutato, soprattutto quando si è piccoli!
Quali sono i micronutrienti fondamentali, per un corpo in via di formazione e poi di crescita come è quello di un bambino? Ferro e vitamina D. Il primo è essenziale per la crescita del cervello, che a due anni ha un peso pari all'80% di quello adulto e a 3 pari al 99%. La seconda è invece rilevante per evitare malattie autoimmuni e anche psichiatriche.
"Abbiamo tutti un livello molto basso di vitamina D, i bambini in special modo. La correzione che viene fatta riguarda il primo anno di vita, poi tende a smorzarsi nella percezione del pediatra e della famiglia" ha dichiarato il professor Andrea Vania, del Dipartimento di pediatria e neuropsichiatria infantile dell'Università La Sapienza di Roma. La conseguenza? Questi bambini sono in situazione non di vera carenza, il che provocherebbe addirittura rachitismo, ma di insufficienza. Il che è sufficiente per creare danni sulla crescita e sullo sviluppo. Insomma, il cibo è la prima vera medicina e non va sottovalutato, soprattutto quando si è piccoli!
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