L'autrice di questo libro è stata una cantante lirica. Poi è diventata scrittrice di racconti per bambini. Jill Tomlinson è conosciuta in Italia per la serie sugli animali illustrata da Anna Laura Cantone. Tra i suoi titoli: Il gufo che aveva paura del buio, La gattina che voleva tornare a casa, L’oritteropo che non sapeva chi era, La gallina che non mollava mai. Nella libreria che incrociamo lungo il tragitto per rientrare da scuola oggi ci siamo imbattuti nel suo "Il pinguino che voleva diventare grande". Un bel volumetto di un'ottantina di pagine, destinato alla fascia di età sopra i 6 anni, edito da Feltrinelli. Otto è un pulcino di pinguino imperatore che vive nell'Antartide insieme a Claudio, una sorta di papà adottivo. Già, perchè i pinguini imperiali vivono tutti insieme nella colonia e, una volta usciti dall'uovo, vengono cresciuti da vari pinguini: dipende da dove rotola l'uovo.
Il simpatico e curioso Otto si pone e pone mille domande, ad esempio se possa imparare a volare...oppure contesta il concetto di "famiglia allargata" - se così vogliamo definirla - che vige nella sua specie. Intanto il tempo passa. Otto cresce e comincia a conoscere altri pinguini e un cucciolo di foca, Ciccio. Diventa amico anche di un pinguino grande, Giustino, e gli domanda quando avrebbe potuto finalmente nuotare per andare a caccia dei pesci. Giustino gli risponde che gli devono crescere le penne su tutto il corpo. Finchè un bel giorno ad Otto spuntano le piume in testa, le chiazze nere dietro la schiena e il collare giallo intorno al collo. Finalmente è diventato grande ed è pronto per nuotare in mare, fare un super salto da vero pinguino per schizzare fuori dall'acqua sulle lastre di ghiaccio!
Con questo post partecipo all'appuntamento con il Venerdì del Libro di Paola
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