Ho rotto gli indugi. Fino all'ultimo secondo tra mille incertezze - la febbre scomparsa da almeno cinque giorni -, con dubbi su come presentare al quasi cinqueenne l'iniezione in arrivo sul braccino (meglio il sinistro, non essendo mancino), alla fine ho deciso "vaccino, sì". Serata densa di preoccupazioni, mattinata in bilico, chissà cosa capiterà questa volta, dopo gli altri rinvii...
Quando siamo arrivati, in sala d'attesa, almeno sei bambini, di diverse età: qualcuno leggeva i libri messi a disposizione dalla struttura, una bambina disegnava sul retro di un modulo... Già, bisogna compilare il pre-stampato, con dati del vaccinando e del genitore.
Pochi minuti di attesa e una dottoressa mora, dai tratti gentili, ci ha invitati a entrare. "Lo prenda sulle ginocchia e scopra la spalla sinistra", mi ha detto. Gulppp...Immaginavo chissà quale pianto del pargolo che, a sorpresa, al momento dell'iniezione, ha fatto addirittura un sorrisetto forzato. Un pò di arnica stesa - non massaggiata - sulla parte, un cerottino e via. Fatto. In sala d'attesa per una mezz'ora, per cautelarsi da eventuali reazioni allergiche. E poi - mentre aveva cominciato a piovere - a casa.
Come è andata? Meglio, molto meglio del previsto. La febbre non si è vista, nemmeno qualche grado di alterazione...e io che temevo chissà quale febbrone! In serata, solo il dolore al braccino che è durato un paio di giorni, tanto che il piccolo girava per casa come un mini-invalido, la spalla sinistra immobile...Poi pian piano anche questo fastidio è scomparso. Insomma, bilancio positivo. Abbiamo fatto la prima dose di Bexsero, il vaccino contro la meningite da meningococco B. Fra almeno tre mesi, la seconda dose (non è un richiamo). Che dire? Spero che fili liscio tutto come questa volta. E la vostra esperienza come è stata? Tutto bene o no?
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