Sofia è timida. La sua mamma lo sa ed è orgogliosa di lei.
– Sei orgogliosa di me perché sono timida? – chiede Sofia. – Certo. La timidezza fa parte di te, e io non ti vorrei diversa da come sei.
– Neanche di una goccia?
– Neanche della goccia che sta nel cucchiaino più piccolo del mondo.
– Neanche di una briciola?
– Neanche della briciola trasportata dalla formica più piccola del mondo.
– Neanche… Cos’altro c’è di piccolo?
E' l'incipit di "Fiore di lenticchia", di Anna Vivarelli, un volumetto delicatissimo uscito a febbraio scorso per Il battello a vapore - Piemme. Sofia è una bambina molto riservata e quando decide di non farsi notare fa finta di essere un fiore di lenticchia, il fiore più piccolo del mondo: si accuccia sotto una foglia e nessuno la vede più. In certi casi, le servirebbe una foglia grande come un tetto, o una conchiglia grande come una stanza…
Una storia sulla punta dei piedi che, insieme al piacere della lettura, mostra - in un mondo dove tutto e tutti gridano e dove il ritmo di ogni cosa è incessante - che i toni pacati e la timidezza possono offrire scorci meravigliosi. Sofia piace così com'è...anche quando pensa di essere un minuscolo fiore di lenticchia!
Con questo post partecipo all'appuntamento con il Venerdì del Libro di Paola.
Una storia sulla punta dei piedi che, insieme al piacere della lettura, mostra - in un mondo dove tutto e tutti gridano e dove il ritmo di ogni cosa è incessante - che i toni pacati e la timidezza possono offrire scorci meravigliosi. Sofia piace così com'è...anche quando pensa di essere un minuscolo fiore di lenticchia!
Con questo post partecipo all'appuntamento con il Venerdì del Libro di Paola.
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